L’ipocondria

L’ipocondria o patofobia è uno dei disturbi d’ansia caratterizzato da un eccessiva e infondata preoccupazione o convinzione di avere contratto gravi malattie. Perché si possa parlare di ipocondria è necessaria una valutazione medica completa e preliminare per escludere qualunque condizione medica generale che possa spiegare i sintomi fisici riportati. Nonostante ciò l’aspetto principale dell’ipocondria è che la paura o la convinzione ingiustificate di avere una malattia persistono nonostante le rassicurazioni mediche.

Episodi di preoccupazione infondata riguardante la salute personale o di persone vicine non deve essere forzatamente tradotta in ipocondria.

Il paziente ipocondriaco dovrà infatti presentare almeno quattro dei disturbi sotto elencati:

  • La preoccupazione legata alla paura di avere, oppure alla convinzione di avere una malattia grave, basate sulla erronea interpretazione di sintomi somatici da parte del soggetto;
  • La preoccupazione è persistente nonostante la valutazione e la rassicurazione medica appropriate;
  • La convinzione infondata della malattia non risulta di intensità delirante e non è limitata a una preoccupazione circoscritta all’aspetto fisico;
  • La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti del funzionamento personale;
  • La durata dell’alterazione è di almeno 6 mesi.

Stati ipocondriaci transitori possono verificarsi dopo stress importanti, più comunemente dopo la morte o una grave malattia di una persona vicina o molto significativa, o anche in seguito ad una grave malattia che è stata superata, ma che lascia temporaneamente il soggetto con una sintomatologia di tipo ipocondriaco. Le risposte ipocondriache transitorie nei confronti di stress esterni solitamente regrediscono quando lo stress si risolve, ma possono diventare croniche se rafforzate dalla eccessiva preoccupazione del tessuto sociale che circonda la persona. Ad oggi l’ipocondria può esordire a qualunque età, equamente distribuita tra maschi e femmine. Il decorso è solitamente cronico, con i sintomi che vanno e vengono, ma talora si verifica una completa remissione dell’ipocondria.



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